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al testo di Annalisa Scialpi
Il fungo velenoso
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Sono cresciuta su un fungo velenoso, umido, scivoloso; sotto, il fango coi mastini. La tristezza aveva morso di tenebra; implacabile, Ade mi teneva al laccio -il calderone sempre più nero di indicibili misfatti che, invano mio padre bruciò nella Geenna in fondo alla casa-. Lindi, i bicchieri; linda la lama della morale. Ma un peso m’inseguiva; ed io correvo, correvo, correvo col mio inguine sporco.
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